Il Napoli ha molto probabilmente trovato un nuovo “scugnizzo” per il post Insigne, ossia Giuseppe Ambrosino, attaccante classe 2003. Il giocatore è stato il faro della formazione Primavera partenopea di Nicolò Frustalupi. Il suo obiettivo è quello di seguire le orme del papà Domenico, ex giocatore anche lui attaccante.
Il percorso di Ambrosino
Il ragazzo è nativo di Procida, piccola isola in provincia di Napoli. Nel 2013, a dieci anni arriva la chiamata della vita da parte dei partenopei , ma solo nel 2020 si stabilisce a Castel Volturno, lontano dal nido famigliare. La sua esplosione è stata una delle più grandi soprese di questo campionato Primavera, dato che lo scorso anno aveva disputato solo pochi minuti in azzurro.
Molti lo vedevano ancora acerbo, a causa del fisico ancora esile, ma Ambrosino ha zittito tutti, andando in rete per ben quattordici volte su ventitre gare. Frutto di un lungo lavoro svolto durante la scorsa estate con il preparatore atletico che lo ha rinforzato a livello muscolare. Episodio cardine della sua stagione è stata la doppietta contro la Juventus, nella partita vinta per due a uno dagli azzurri del 18 Settembre.
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Pupillo di Nunziata
La grande prestazione con i bianconeri l’hanno messo nei radar di Nunziata, ct dell’Italia Under 19. In breve tempo è diventato uno dei prospetti più interessanti tra i classe 2003-2004 assieme a Baldanzi, Miretti e Faticanti. Insieme al primo assaggio di nazionale negli ultimi mesi è arrivata la firma del suo primo contratto da professionista. Ecco le sue parole al momento del rinnovo:
«Per dieci anni ha fatto tanti sacrifici. Anche se non giocasse più a calcio gli darei una medaglia: prendere il traghetto a 9-10 anni da Procida a Napoli tutti i giorni mentre gli amici sono a casa a vedere i cartoni animati per poi tornare alle 23 è incredibile» ha raccontato a Radio Punto Nuovo. «Studiava sul traghetto o la sera quando tornava con la mamma che lo aspettava. La nazionale under 19? Alla sua prima convocazione, qualche mese fa, si fece male alla caviglia e non potè rispondere alla chiamata. Ora, con le dita incrociate, speriamo riesca a fare bene con il suo amico Vergara».
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