Il Sassuolo è ormai una splendida certezza del calcio italiano. Un città che si è affacciata alla Serie A nel 2013, salvandosi per il rotto della cuffia grazie ai gol di Simone Zaza e Domenico Berardi, con Eusebio Di Francesco in panchina. Sono passati tanti talenti in Emilia da Sensi a Politano. Oltre a loro ci sono i cosiddetti “gregari”, giocatori che pur giocando in ruoli meno appariscenti hanno fatto la storia del club. Uno su tutti è Federico Magnanelli, storico capitano del club neroverde a partire dal Gennaio 2005.
Ma una figura che sta seguendo le sue orme è Gian Marco Ferrari, al Sassuolo da ormai quattro anni e che si è confermato come uno dei centrali più affidabili del campionato italiano, tanto da arrivare in nazionale. Un percorso che ha ricordato la storia di un altro difensore passato in Emilia, Francesco Acerbi.
Gli inizi di Ferrari
Ma da dove parte il lungo percorso di Ferrari? Davvero da lontano…Siamo nel 2009 e il giovane Gian Marco, classe 1992, comincia a sognare un futuro che ancora non può immaginare, partendo dall’Eccellenza, al Asd Terme Monticelli, formazione in provincia di Parma, città natale del giocatore. Le sue ottime prestazioni lo portano in Lega Pro (Seconda Divisione) ai Crociati Nereto, esperienza in cui non trova spazio. Riparte dalla D con il Fiorenzuola nel 2011 e da lì inizia la sua scalata. Veste le maglie in Serie C del Renate e poi del Gubbio, dove si conferma come una delle promesse della categoria. Tanto da entrare nei radar del Crotone, squadra di Serie B che tenta da anni l’approdo in Serie A. In Calabria gioca due anni in Serie B, fino a conquistare la massima serie nel 2016.
Nella stagione 2016/2017 stupisce tutti, giocando 37 gare e segnando tre gol, trascinando i pitagorici a una salvezza immaginabile, grazie alla sapiente guida di Davide Nicola. Nel Maggio di quell’anno viene convocato in nazionale da Giampiero Ventura, disputando una gara non ufficiale contro il San Marino, occasione in cui segna pure un gol.
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La consacrazione a Sassuolo
In estate passa alla Sampdoria anche lì non delude, collezionando trenta presenze e due reti. Nel 2018 l’arrivo a Sassuolo dove mister De Zerbi gli affida le chiavi della difesa. Tante presenze, tante gioie e tante delusioni, che lo portano ad essere uno dei difensori centrali più stakanovisti della Serie A. Mister Mancini lo premia per la sua dedizione nel Maggio 2021, giocando finalmente una gara ufficiale, sempre contro San Marino, rimane nel gruppo dei pre convocati per l’Europeo fino a Giugno, prima del “taglio” di Mancini.
Abbiamo voluto raccontare la storia di Gian Marco perchè possa essere da esempio per i giocatori delle categorie dilettantistiche, che non è mai troppo tardi arrivare a certi livelli e che si può “esplodere ” anche a 25-26 anni.
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