Il Milan negli ultimi anni si è consolidato come una delle scuole portieri più prolifiche della Serie A, grazie agli insegnamenti di un nome ben noto nel ruolo: Nelson Dida. Tramite gli insegnamenti del brasiliano, sia Gianluigi Donnarumma che Mike Maignan si sono consacrati tra i migliori portieri d’Europa. Nonostante le difficoltà in campionato, pure la formazione Primavera ha saputo lanciare un nome interessante tra i pali: Sebastiano Deschamps.
La breve parentesi nerazzurra
Desplanches nasce a Novara nel 2003 da padre francese e madre italiana. Cresce nelle giovanili nel Suno, club della provincia di Novara (ai tempi scuola calcio dell’Inter) e grazie ai contatti fra le società entra ben presto nell’accademia nerazzurra insieme al fratello. Nel 2014, a undici anni arriva la rescissione con i nerazzurri. Tuttavia, non passa molto tempo prima che il Milan, attraverso Mauro Bianchessi, allora responsabile delle giovanili rossonere, lo mette sotto contratto soffiandolo anche alla Juventus che si era informata per lui. Un colpo che fece già scalpore all’epoca tra gli addetti al lavoro.
Desplanches è alto un metro e ottantasei, una delle più sue grandi doti è il rinvio con i piedi, grazie al suo destro molto delicato. Da quando è arrivato in rossonero è sempre stato titolare fisso, e grazie a delle ottime prestazione è arrivata anche la chiamata continua con le nazionali giovanili italiane. Dall’Under 15 fino ad arrivare all’Under 19.
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Il Milan ha subito blindato il contratto di Desplanches fino al Giugno del 2023, il suo primo da professionista. Adesso, in Primavera si sta contendendo il posto con un altra promessa proveniente dal Vismara, Thomas Jungdal. Intervistato da Milan Tv, ha toccato vari punti, parlando della prima metà di stagione: “E’ stata difficile, abbiamo molti nuovi ragazzi in squadra – afferma –. Siamo stati sfortunati dal punto di vista dei risultati, non meritavamo di fare così pochi punti. Ma tramite il lavoro e la costanza in allenamento siamo riusciti a fare gruppo e a risalire tutti insieme”.
Il pensiero sulla crescita della squadra: “L’aspetto su cui siamo più cresciuti è quello mentale perché ci siamo resi conto che siamo forti e che possiamo dire la nostra. L’obiettivo è di stare tra le prime posizioni perché il Milan merita di stare lì e raggiungere i playoff, cercando di andare il più avanti possibile”.
La convocazione in prima squadra di Desplanches
Sulla chiamata tra i “grandi” nella gara di Champions contro il Porto: “E’ stata una grandissima emozione, un sogno che avevo sin da quando ero bambino. Ora che si è realizzato sono molto soddisfatto ma deve essere solo un punto d’inizio per la mia carriera, voglio arrivare in alto”.
L’esperienza in Youth League: “Ci è servita molto, abbiamo affrontato squadre di alto livello internazionale. Non è andata come volevamo, ma abbiamo tenuto alto il nome del Milan”.
Sugli obiettivi individuali: “Migliorare ancora di più, per dare una mano ai ragazzi. Voglio dire grazie allo staff che mi aiuta ogni giorno in allenamento”, dichiara di Desplanches.
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