Fc Volendam: storia di una sinergia a tinte nerazzurre in un villaggio peschereccio
Capita nel calcio moderno di vedere il fenomeno delle “squadre satellite”. Realtà, nella maggior parte dei casi, di provincia, che si trovano a collaborare con dei grandi club europei. Molte volte queste piccole formazioni hanno l’occasione di poter avere tra le proprie file dei potenziali baby fenomeni di una delle principali academy del mondo, alla prima esperienza con il calcio. Operazioni simili sono realizzate per arricchire, seppur temporaneamente, il tasso tecnico delle formazioni satellite e allo stesso tempo evitare di lasciare alla big in panchina o in tribuna una giovane promessa cresciuta nel proprio vivaio.
I casi più famosi di questa operazione sono il Chelsea con il Vitesse, culla di giocatori usciti dal vivaio londinese come Marco Van Ginkel, Atsu, Van Aanholt, Kalas, Kakuta, Lucas Piazon e il più celebre Mason Mount, capace di totalizzare in Olanda quattordici reti a diciannove anni prima di farsi le ossa al Derby County. Un’altra situazione nota è il Girona con il Manchester City, capace di lanciare le carriere di giocatori affermati come Pablo Maffeo e Douglas Luiz rispettivamente allo Stoccarda e all’Aston Villa.
Ci sono casi ancora più diversi come il modello Red Bull, proprietaria di squadre come Lipsia, New York Red Bulls e Salisburgo, che ha la possibilità di trasferire “a piacimento” i propri talenti alla squadra che ne ha maggiore bisogno. Un altro caso di sinergia proprietaria è quello della famiglia Pozzo, detentrice dell’Udinese, del Watford e del Granada. Basti vedere i recenti acquisti da parte dei friulani di Pereyra e Deulofeu, che fino a poco tempo fa giocavano in Premier.
La collaborazione con l’Inter
Un’altra collaborazione simile – ma diversa sul piano societario – che si sta sempre più facendo notare è quella tra l’Inter e il Fc Volendam. Militante nella Eerste Divisie, la serie B olandese. La squadra è famosa per essere situata in un villaggio a tradizione peschereccia sulle sponde del Lago Markermeer, un tempo famoso per essere un centro commerciale e con un alto numero di cattolici rispetto alla tradizione protestante della zona.
In questo contesto pittoresco abitato da 22000 abitanti sorge il Kras Stadion, impianto da 8500 posti situato vicino alla sponda del lago inaugurato negli anni 70. Un grande nome è il collante tra gli orange e la formazione lombarda: Wim Jonk, giunto a Milano nel 1993 per 10 miliardi di lire, insieme al compagno Dennis Bergkamp , che seppur più famoso deluse fortemente in Italia. Wim trascorse due stagioni con la maglia nerazzurra, disputando 67 partite, condite da 13 reti e dalla vittoria della Coppa UEFA del 1994. Occasione in cui fu decisivo nella finale contro il Salisburgo mettendo a segno un bellissimo gol.

Il caso Mulattieri
Attualmente si siede sulla panchina del club arancione e basa il suo sistema di gioco sul classico 4-3-3 di stampo scuola Ajax. La scorsa stagione il Volendam partecipò ai play-off venendo trascinati da Samuele Mulattieri, di proprietà proprio dell’Inter, autore di diciannove gol in trentadue partite.
A Cronache di Spogliatoio, il talento ex Spezia si è espresso così sull’esperienza nella terra dei tulipani. «Il Volendam ha fatto subito capire di avermi seguito, monitorato, cercato e voluto – afferma il giocatore –, è bastato questo per convincermi. Per loro ero Samuele Mulattieri, c’era un perché dietro la scelta e non si sono fatti avanti tanto per assicurarsi un giovane. Non mi hanno detto in che ruolo specifico avrei giocato, ma non era la priorità per me».
La vittoria del campionato
«Hanno insistito molto perché mi trasferissi qui in Olanda. All’inizio, il direttore sportivo Jasper van Leeuwen, e il suo collaboratore Ruben Jongkind specialmente, mi hanno fatto sentire come a casa anche perché il secondo è anche l’unico che sa parlare un pochino l’italiano».
Quest’estate una volta terminato il prestito di Mulattieri, gli olandesi acquistano dall’Inter sempre con la stessa formula Filip Stankovic, figlio del ben noto ex centrocampista nerazzurro Dejan, e Gaetano Oristanio. Acquisti che hanno portato gli arancioni in Eredivisie, dominando il campionato, dopo aver sfiorato l’obiettivo lo scorso anno.
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