Nato nel 2013, il New York City ha preso, a livello d’immaginario, il posto degli storici New York Cosmos (ex club di Chinaglia e Pelè) di squadra di calcio rappresentativa della Grande Mela. Progetto avviato inizialmente nell’Agosto del 2012, grazie all’accordo con la proprietà del Manchester City per patrocinare la fondazione della società: la ragione sociale New York City Football Club LLC viene registrata il 7 maggio 2013 e due settimane dopo è stata annunciata ufficialmente la nascita della squadra.
Il 22 maggio 2013 viene comunicato l’ingaggio di Claudio Reyna come direttore sportivo del club, mentre l’11 Dicembre quello di Jason Kreis come allenatore. Il primo giocatore ad essere messo sotto contratto è David Villa il 2 giugno 2014, un colpo seguito dall’acquisto di Frank Lampard, fresco di esperienza in prestito al Manchester City.
Quel famoso striscione
Ma il colpo più ad effetto arriva l’anno dopo, ossia, l’arrivo a parametro zero di Andrea Pirlo, appena svincolato dalla Juventus. Nonostante la parata di stelle, i risultati non arrivano. Storico, a questo proposito, lo striscione esposto in un derby dai tifosi dei rivali del New York Redbull City: “New York City ospizio“, con le caricature, in bastone, dei centrocampisti ex Chelsea e Milan. Dopo sei anni da quella presa in giro, la formazione celeste si è presa la sua “vendetta”, vincendo il titolo Mls 2020/2021.
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La rinvicita del New York City
Contro Portland Timbers, ai rigori, la franchigia newyorkese vince la sua prima MLS Cup: 1-1 nei tempi regolamentari, con Castellanos capace di sbloccare il risultato di testa. Gol che sembrava poter bastare, ma il New York City viene beffato al 94esimo, dal colpo di testa di Felipe Mora, bravo a stappare il match, con un colpo di testa. Ai rigori, decisivi gli errori proprio di Mora e di Diego Valeri, in maglia verde dal 2013 alla sua ultima gara da calciatore.
Fondamentale per il New York il rigore del centrale peruviano Callens, che ha regalato così la vittoria alla franchigia azzurra, guidata dalla classe del “frasquito” Maxi Moralez, (ben 11 assist in stagione), e dalle reti di Valentìn Castellanos, attaccante classe 98′ argentino autore di diciannove gol e otto assist in trentadue partite. Di lui si dice da sempre un gran bene, tanto che pure Pep Guardiola lo avrebbe iniziato ad adocchiare.
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